11 Maggio 2023
LAVORO: RIVEDERE FERMO PESCA RICCI DI MARE; SENZA REDDITO 200 PESCATORI SUBACQUEI

Mentre vanno intensificati i controlli per la pesca abusiva ed indiscriminata con regole più certe circa la produzione e la vendita di polpa di riccio

Va rivisto il fermo pesca dei ricci di mare che bloccherà per 3 anni l’attività lasciando senza lavoro e senza reddito 200 pescatori subacquei, un provvedimento ‘salva ambiente’ che non ha tenuto conto della necessaria salvaguardia degli operatori del settore. E’ quanto ha denunciato Coldiretti Puglia, che ha chiesto all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia l’attivazione di un tavolo di confronto che porti alla riapertura della pesca di ricci di mare ai pescatori subacquei professionisti, regolarmente dotati di licenza, consentendo la pesca anche in un periodo più ridotto dell’anno, diminuendo il numero di esemplari prelevabili ai fini commerciali per salvaguardare così il periodo riproduttivo che va da gennaio ad aprile per andare incontro alle esigenze turistiche e lasciando a disposizione un ampio periodo di tempo di assoluto riposo durante il quale garantire ai ricci di mare di vivere e riprodursi.

Nei mesi di pesca deve essere attivata una piattaforma telematica con comunicazione giornaliera delle vendite di ricci di mare, con indicazione dei dati dei destinatari del prodotto, agevolando – afferma Coldiretti Puglia - i controlli da parte delle autorità preposte ai fini del monitoraggio vendite di Ricci, creando così una sorta di “percorso del riccio di mare” che potrebbe diventare anche un marchio di qualità per il consumatore, mentre nei mesi di fermo pesca è stato proposto di diversificare l’attività dei pescatori subacquei alla luce delle sempre maggiori restrizioni all’attività di pesca – aggiunge Coldiretti Puglia – utilizzandoli per la manutenzione ed il ripristino dei fondali marini tramite il recupero di reti e altro materiale adagiato sul fondo.

Al contempo vanno intensificati i controlli per la pesca abusiva ed indiscriminata, indicando – insiste Coldiretti Puglia - regole più certe riguardo la produzione e la vendita di polpa di riccio, la cui produzione danneggia per tutto l’arco dell’anno la popolazione di ricci di mare (provenienza della materia prima), realizzando una piattaforma di denuncia pesca illegale dove chiunque può segnalare alle autorità tutte le attività di pesca illegale.

Occorre, infine, un tavolo tecnico – conclude Coldiretti Puglia - tra pescatori subacquei professionali, associazioni di categoria, WWF, ed Università per portare avanti il monitoraggio, oltre a studi e ricerche sull’andamento della riproduzione del riccio di mare.

 

SONDAGGIO

Come scegli il cibo, quali sono le motivazioni alla base delle tue scelte alimentari?

TERRAINNOVA

 

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi