L`impatto della crisi innescata dal Covid taglia del 27% il turismo enogastronomico e mette a rischio i 311 prodotti alimentari tradizionali custoditi in Puglia da generazioni dagli agricoltori. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento al Rapporto sul Turismo enogastronomico in Italia 2021 dal quale emerge che ben il 31% dei “vacanzieri del cibo” hanno tagliato la spesa nel 2020 rispetto all’anno precedente, con la Puglia al quarto posto della classifica nazionale delle regioni più gradite dai turisti enogastronomici e gastronauti.
In questo contesto è importante l’annuncio del premier Mario Draghi che “dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo mentre da metà maggio sarà in vigore il pass verde nazionale per i turisti italiani e stranieri. L’assenza di vacanzieri ha, infatti, un impatto pesante sulla sopravvivenza di tesori agroalimentari unici al mondo legati alla storia e all’economia dei territori, che – sottolinea la Coldiretti – sono il simbolo della grande creatività, tradizione, qualità e sicurezza alla base del successo del Made in Italy nel mondo.
L’agricoltura pugliese è leader per valore aggiunto – riferisce Coldiretti Puglia – ma anche per la leadership indiscussa nella qualità alimentare con 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP, 29 vini DOC e 6 IGP ed è la seconda regione più bio d’Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - sono aumentati nel 2020 i consumi familiari di alimenti biologici, ma è anche una regione da primato per la biodiversità, promossa dalla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha sempre continuato a garantire prodotti sani, genuini e a chilometro zero alla popolazione.
La mancanza di vacanzieri si trasferisce a valanga sull’insieme dell’economia per il crollo delle spese per, alimentazione, alloggio trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in 22mila ristoranti, pizzerie, trattorie e 900 agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia, 9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.
Il turismo enogastronomico "è il vero traino dell'economia turistica pugliese – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – con il Covid ha fatto crollare il turismo straniero in Puglia del 61% nel 2020 rispetto all’anno precedente, toccando il minimo da almeno venti anni”.
Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio – conclude Coldiretti Puglia – con la necessità di valorizzare questo patrimonio anche per aumentare la spinta propulsiva del Made in Italy sui mercati esteri.