STRETTA SU DECRETI ATTUATIVI E BANDI
Bene l’istituzione del Comitato di Sorveglianza del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, a cabina di regia Ministeriale, per garantire la tempestiva e corretta spesa dei 300 milioni di euro destinati all’area infetta da Xylella. E’ il commento di Coldiretti Puglia all’ulteriore tassello posto dal Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, che può dare seguito alla piena e pronta attuazione del Piano di riparto delle risorse che consentiranno alla più grande fabbrica green del Sud Italia di ricominciare a lavorare e a produrre dopo 6 anni di attesa, anche in considerazione dello stato di crisi di agricoltori e florovivaisti aggravato dall’emergenza Coronavirus.
“Dare immediata e piena attuazione al piano con decreti attuativi e bandi ad hoc si tradurrebbe in una boccata d’ossigeno essenziale per le aziende agricole e gli agriturismi che stanno affrontando l’ennesima crisi economica a causa del coronavirus. Il Piano di rigenerazione per l’area infetta del Salento assegna maggiori risorse agli agricoltori con gli interventi compensativi sulle calamità naturali e sulla sottomisura 5.2 del PSR e raddoppia i fondi a disposizione dei frantoi per consentire una adeguata ripartenza e non è ipotizzabile alcun ritardo o rinvio, perché il Salento ha già pagato a caro prezzo gli anni di errori, incertezze e scaricabarile nella gestione della malattia”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
“Abbiamo bisogno di un impegno risoluto per salvare la filiera dell’olio extravergine di oliva, consentendo agli agricoltori di espiantare e reimpiantare sbrurocratizzando le procedure così come previsto dal Decreto Emergenze, sostenendo gli agricoltori, i florovivaisti e i frantoiani salentini, tutti in grave crisi di liquidità. Gli agricoltori hanno bisogno di ricostruire il proprio futuro imprenditoriale, anche attraverso la diversificazione colturale, con la immediata spesa delle risorse”, aggiunge il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele.
Nel Salento gli agricoltori sono senza reddito da 6 anni, si contano milioni di ulivi secchi, i frantoi sono stati svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, sono andati persi 5mila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – ricorda Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento.