La cultura dell’olio deve crescere in Italia e all’estero, costruendo percorsi di promozione e valorizzazione anche grazie alla legge sul turismo dell’olio, proposta proprio da un senatore pugliese, Dario Stefàno, nell’ultima Legge Finanziaria che estende dal 1° gennaio 2020 alle attività di “oleoturismo” le disposizioni della legge di bilancio 2018 relative all’attività di enoturismo. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, in occasione del press tour presso l’azienda Olivicola e Frantoio Muraglia ad Andria che ha aperto i battenti della ‘sala di cultura dell’olio’.
“I consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio che in Puglia è rappresentato da un patrimonio inestimabile con 5 gli oli che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di Origine Protetta (DOP), Terra di Bari, Terrae Tarentine, Terra d’Otranto, Colline di Brindisi e Dauno, mentre il 23 dicembre scorso è stata pubblicata l’iscrizione definitiva dell’Olio di Puglia nell’elenco delle Indicazioni Geografiche Protette nella Gazzetta Ufficiale dell’UE”, ha spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Nel 2020 il valore delle produzioni agricole è tornato a crescere, attestandosi su 3.6 miliardi di euro, principalmente grazie al recupero della filiera olivicola e olearia – aggiunge Coldiretti Puglia - che dopo il crack nel 2018 causato dalle gelate, segna un aumento del 128% rispetto all’anno precedente e la crescita sarebbe stata anche più alta se le quotazioni delle olive in campagna fossero state più soddisfacenti, un patrimonio da valorizzare attraverso tutti gli strumenti a disposizione.
Nell’occasione è stata presentata la VI^ edizione della Settimana del Consumatore che accoglierà nei Mercati di Campagna Amica in piazza e al coperto le famiglie per lezioni di consumo consapevole del cibo di Puglia da domenica 23 febbraio a Lecce in Piazza Ludovico Ariosto, il 27 febbraio a Francavilla Fontana, il 28 febbraio a Foggia in Via della Repubblica 80, il 29 febbraio a Brindisi in Via Appia 226 e per finire a Bari il 1° marzo prossimo in Piazza del Ferrarese, in collaborazione con il Sezione Attività Economiche della Regione Puglia e le associazioni Casa del Consumatore, ACU, ASSOCONSUM, MC, MDC, UNC e Istituto Pugliese per il Consumo.
Serve maggiore chiarezza nei ristoranti con cui Campagna Amica, Coldiretti Puglia e PugliaOlive stanno avviando delle collaborazioni per l’utilizzo di olio in cucina, dove andrebbero fatte rispettare le normative vigenti in una situazione in cui nei locali è fuorilegge 1 contenitore di olio su 4 (22%) che non rispetta l’obbligo del tappo antirabbocco, entrato in vigore con la Legge 30 Ottobre 2014, n. 161 che prevede anche sanzioni e la confisca del prodotto.
“E’ urgente avviare un programma straordinario di controlli che renda efficace ed effettivo l’obbligo previsto dalla legge ed in attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione – denuncia ha denunciato il presidente Muraglia - per non cadere nella trappola del mercato per approfittare dell’ottima annata Made in Italy con una produzione di olio extravergine di oliva in Puglia che segna una ripresa dell’80% rispetto alla disastrosa annata scorsa, il consiglio è quello di guardare con più attenzione le etichette e acquistare bottiglie di extravergine sulla cui etichetta sia esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica”.
La legge ‘salva – olio’, fortemente voluta da Coldiretti e sostenuta in ogni fase del percorso legislativo dall’onorevole Mongiello, prevede che nei pubblici esercizi l’olio debba essere presentato in contenitori etichettati e dotati del tappo antirabbocco ‘in modo che il contenuto non possa essere modificato’.
Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità deve essere profumato all’esame olfattivo – conclude Coldiretti Puglia - deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.