Nel documento adottato il 18 aprile il Consiglio Agricolo Europeo invita le istituzioni dell’Ue e le autorità nazionali a cooperare per “un settore agricolo competitivo, sostenibile e resiliente”. In particolare “un settore agricolo competitivo, sostenibile e resiliente rappresenta un interesse strategico fondamentale dell’Unione” secondo le conclusioni del Consiglio nelle quale si evidenzia che “gli agricoltori necessitano di un quadro stabile e prevedibile, anche per accompagnarli nell’affrontare le sfide ambientali e climatiche”. In linea con le sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo chiede “una rapida adozione della modifica del regolamento sulla Pac e incoraggia il Consiglio e la Commissione a proseguire i lavori in particolare per quanto riguarda:

a) l’attuazione di misure a breve e medio termine per ridurre gli oneri amministrativi e realizzare una semplificazione;

b) il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare al fine di garantire un reddito equo;

c) la garanzia di una concorrenza basata su regole e leale a livello mondiale e nel mercato interno;

d) la proposta di proroga del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e la possibilità di aumentare il massimale per gli aiuti de minimis a favore dell’agricoltura;

e) l’imposizione di ulteriori dazi su talune importazioni di prodotti agricoli russi e bielorussi nell’Unione europea, tenendo conto nel contempo dell’impatto sul mercato unico e garantendo che il transito di tali beni verso i paesi in via di sviluppo resti impregiudicato.

Il Consiglio europeo esaminerà periodicamente i progressi compiuti in merito alle iniziative volte a rafforzare la competitività dell’Unione, a garantirne la resilienza economica e a realizzare appieno il potenziale del mercato unico e terrà sotto esame le azioni a favore di un settore agricolo competitivo, sostenibile e resiliente.

Nella riunione del giugno 2024 il Consiglio europeo esaminerà i progressi compiuti”.

Si tratta di una evidente risposta al pressing della Coldiretti con le mobilitazioni nella Capitale europea del 1 febbraio in occasione del Vertice europeo straordinario sul bilancio dell’Ue e del 26 febbraio ove era in programma il Consiglio dei Ministri agricoli dell’Ue sulla semplificazione della Politica Agricola Comune (Pac) con tremila agricoltori della Coldiretti in piazza con le associazioni agricole dell’Unione.

Una azione sostenuta anche dal presidio l’8 aprile 2024 dal valico del Brennero, dove sono giunti 10mila agricoltori della Coldiretti. Una azione che ha fatto salire la sensibilità dei cittadini nei confronti dei temi agricoli come dimostra l’Indagine Eurobarometro del Parlamento Europeo dedicata alle prossime elezioni europee con un focus anche sui comportamenti e le aspettative degli italiani, anche relativamente ai temi ritenuti più sensibili.

Tra le priorità indicate per la campagna elettorale, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio strategico della Coldiretti, gli italiani indicano nell’ordine il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro (41%), la salute pubblica (38%) e la lotta alla poverta’ (28%) ma va segnalato che ben il 22% indica la politica agricola come tema rilevante.

Tra gli aspetti su cui l’UE dovrebbe concentrarsi per rinforzare la sua posizione nel mondo per gli italiani ci sono nell’ordine le questioni energetiche e le infrastrutture (36%) seguite a pari merito da difesa e la sicurezza e competitività dell’economia (33%) ma sorprendentemente al quarto posto con ben il 27% si colloca il tema della sicurezza alimentare e dell’agricoltura.

Resta tuttavia confermata la scarsa attrattività della politica nei confronti dei cittadini con appena il 59% degli italiani (rispetto al 60% della media dei cittadini europei) che si dicono interessati all’appuntamento elettorale anche se il 70% degli italiani (rispetto al 71% di quelli europei) dichiara comunque che probabilmente andrà a votare.