Bene l’avvio da parte del Commissario unico dei consorzi di bonifica della Puglia della fase di ascolto dei territori per costruire un Piano generale di Bonifica condiviso, ma al contempo va avviato immediatamente un piano straordinario di opere di manutenzione affinché vengano ripristinati e riportati a regime i servizi ordinari a beneficio degli agricoltori. E’ il commento di Coldiretti Puglia in merito all’incontro utile ad avviare una sorta di ricognizione-programmazione delle attività manutentive sul reticolo idrografico, le infrastrutture esistenti e quelle in divenire, rese necessarie dal mutare dei territori e dai cambiamenti climatici per scrivere un nuovo Piano regionale di Bonifica che sostituisca il precedente Piano risalente agli anni ’70.
“La Puglia ha certamente bisogno di un Piano Generale di Bonifica aggiornato e rispondente alle attuali necessità del territorio. Al contempo non si può non accelerare, trovando adeguate risorse pubbliche, il percorso di bonifica che deve riportare all’ordinarietà l’esistente, perché i contribuenti, gli agricoltori in tutta la Puglia, non possono continuare a pagare per servizi di cui non beneficiano. La Regione Puglia deve tenere fede agli impegni assunti in questi anni”, ha detto il vicepresidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, nel corso dell’incontro con il Commissario Borzillo e la struttura tecnica dei consorzi. “L’agricoltura pugliese, per affermarsi in termini competitivi nella crescita delle produzioni di qualità che la contraddistinguono, non può più prescindere dalla garanzia di un territorio non soggetto ad allagamenti, frane, smottamenti e dissesti, nonché dalla disponibilità di acqua nel momento in cui le coltivazioni ne hanno bisogno, nella quantità e qualità necessaria e ad un costo adeguato”, ha concluso Cavallo.
Il lungo commissariamento dei Consorzi di Bonifica ha di fatto interrotto le attività di bonifica ordinarie per oltre 10 anni – ricorda Coldiretti Puglia - generando scontento tra gli utenti, contenziosi per danni e delegittimazione di fronte all’opinione pubblica.
“L’impegno della Regione Puglia era che il costituendo Consorzio di bonifica Centro – Sud Puglia si facesse carico, attraverso un piano organico pluriennale, a valere sui fondi comunitari, nazionali e regionali, delle opere di manutenzione ordinaria e di quelle divenute straordinarie per l’incuria – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis - al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali, gestite dai Consorzi di Bonifica commissariati e caratterizzati da numerose criticità, che generano aggravio di costi nella gestione dei Consorzi stessi e, conseguentemente, delle imprese agricole”, ha insistito De Miccolis.
I Consorzi pugliesi devono garantire lo scolo di una superficie di oltre un milione di ettari (1.014.545); gestiscono circa 500 chilometri di argini; 265 briglie e sbarramenti per laminazione delle piene; 23 impianti idrovori; oltre 1.000 chilometri di canali (1.126); 9.360 ettari di forestazione. Nel settore irriguo i Consorzi pugliesi gestiscono una superficie servita da opere di irrigazione di oltre 210 mila ettari; 102 invasi e vasche di compenso; 24 impianti di sollevamento delle acque a uso irriguo; 560 chilometri di canali irrigui; circa 10.000 chilometri di condotte tubate, conclude Coldiretti Puglia.